Giorgio
Di Bella, messinese,
polipercussionista, si occupa delle potenzialità espressive della
multipercussione nel linguaggio artistico.
Sin
da giovane suona in piccole formazioni d’intrattenimento e dancing le
quali costituiscono i suoi primi impegni “semiseri”. La preziosa
possibilità di collaborare con diversi gruppi di ricerca musicale
specifica (tradizioni celtiche, medievali, trovadoriche, etno, blues,
world ecc….) lo avvicina all’uso di strumenti “particolari”
(l’irlandese bodhran, gli indiani tabla, gli asiatici Bendir, Riq e
Darabuka ecc….).
Il
mondo della multipercussione è quindi scelta già compiuta, pratica dalla
quale non si discosterà più, saranno anni (’70 – ‘80)di molte
collaborazioni sia con musicisti solisti come A. Calogero (compositore
contemporary guitar), Giancarlo Parisi (Cantiere sonoro, Mia Martini, De
Andrè, Fossati, Mannoia, PFM), Bobo Otera (Scirocco, Taberna Milaensis),
Pippo e Melo Mafali (New age and contemporary music), Dino Scuderi
(Famiglia Lentini, Denovo, Musical “Salvatore Giuliano”) in contesti
teatrali ( Maurizio Marchetti) che in formazioni strumentali guidate da
etno-musicologi (Sergio Bonanzinga, Orazio Corsaro) in gruppi etno (Kunsertu,
Isola) cultori del Blues (Johnnybellebambine, Angelo Morabito, Max
Garrubba).
Quello
degli Isola è quindi un ritorno, infatti la sua collaborazione in seno a questa formazione
risale a molti anni fa, un’attività di crescita musicale ed umana
svolta in “cantina” prima dell’uscita del loro primo cd “St’isula”,
una concretizzazione questa, per lui, di un’ulteriore costruttiva
esperienza nell’ambito della multipercussione.
Tutta
questa variegata esperienza ha sviluppato in lui anche una particolare
vena musicale compositiva che ha posto una nuova attenzione sulle
caratteristiche di tutti gli altri strumenti nella composizione di brani
strumentali che sono stati utilizzati in ambito teatrale ed in performance
di vario genere.
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