Come
un vulcano, ad un tratto mi alzo, prendo la creta, il gesso o il cemento o
qualche altro materiale e realizzo una scultura, o in un momento di
abbandono, senza rendermene conto, scrivo una frase che potrà diventare
il testo di un brano Isola, oppure dipingo, per esempio il pesciolino
diventato poi la copertina del cd “Mundus Imaginalis”.
Le
mie giornate, quando non sono con i ragazzi dell’Accademia di Belle Arti
di Palermo, dove insegno scultura, passano a contatto della natura; mi
piace il contatto con la terra, il suo profumo dopo la pioggia; mi piace
potare, innestare gli alberi, con loro ci parlo, li accarezzo, sento il
loro silenzio, la loro benefica presenza.
Ho
una casetta in campagna con tanti cipressi – loro sono i miei alberi
preferiti, guardano verso il cielo come le forme delle mie sculture.
In
questi ultimi anni porto avanti, parallelamente al progetto musicale, il
concetto di meditazione di contatto col “dentro”… il mondo
incantato, magico, dell’anima.
…Da
qui i testi che toccano la sfera del sogno.
Tutto
nasce in un momento dove “io” non ci sono, vedo immagini, mondi, scene
fantastiche, abissi marini, e dopo avere scritto la sensazione la comunico
a Nicola, che solo di rado si separa dalla sua chitarra, e dopo avere
ascoltato le sensazioni forti che queste visioni mi scatenano, incomincia
a suonare: nasce la musica in perfetta armonia e diventa – con
l’apporto degli archi del caro Giovanni – un brano Isola.
Sapete
quando mi sento felice ? – quando tutto ciò arriva al cuore della
gente.
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