DISCOGRAFIA

testi e musiche

partecipazioni

progetti

St'isula

1997. St’isula è legata a storie, leggende, usi e costumi della gente del Sud, in una teatralità di suoni, espressioni e poesia.                

Mundus Imaginalis

2000. Mundus Imaginalis, dove l’acustico convive con l’elettronico, è il viaggio in un “intermondo” sospeso tra il reale e l’immaginale, e dove il sogno si mescola alla realtà, ed il sacro al profano.           

Dea

2004. Dea entra in quel delicato, complesso e magico mondo femminile, dalla Eva primigenia, archetipo, alla seduzione,  istintività e immagini nelle trasposizioni dalla letteratura e dall’arte pittorica.

Porta d'Oriente

2010

Un nuovo vento soffia sull’isola… e dagli isola un nuovo lavoro: “Porta D’Oriente”.

Il “varco”, la “porta”, dove la luce del sole penetra, riscalda, illumina.

Un altro viaggio che tocca luoghi mediterranei, connessi alla coscienza collettiva..   ascolta "Selinunte"  e "Stromboli"

Le musiche delle dieci tracce che compongono l’album, sono di Nicola Rustica, che ha curato gli arrangiamenti ed il missaggio.

I testi e le melodie sono di Iolanda Vacalebre

Al nuovo sound degli Isola, hanno contribuito con generosa e professionale sensibilità:

Fabio Sodano- flauto traverso e flauti etnici;

Giovanni Alibrandi- violino;

Giorgio Di Bella- percussioni e batteria acustica;

I sopra citati musicisti, collaborano al progetto Isola anche per il live.

Tra gli ospiti:

Franco Battiato che ha impreziosito con il suo apporto vocale, intervento di editing ed arrangiamenti, assieme al -sound engineer- Pino Pischetola, sul brano “Selinunte”, nato da una intensa emozione di Iolanda, durante una visita ai ruderi di un tempio di Selinunte;

Mario Arcari, che con il suo magico shanaj, ha reso più intensi i colori di “Estate Eoliana” e “Stromboli” , due viaggi tra le vulcaniche isole Eolie;

Davide Ferrari, della “Echo Art” che ha contribuito assieme a Daniele Adrianopoli, alla lavorazione dei brani, arricchendo il progetto con preziose idee e suggerendo interventi di pregiati musicisti vicini alla sua etichetta, e che ha suonato il suo marranzano sud-vietnamita, sul brano “Stromboli”;

Michele Ferrari con lo struggente ney (flauto turco) ha accompagnato  migranti africani, su di una “carretta” del mare, nel brano “Acque Extraterritoriali”;

Pino Parello, ha insaporito ed “agitato” con il  suo basso fretless, il sound, nei brani “Danza”, “Oltre il Sole”, “Fili di Luce”, “Estate Eoliana” e “Stromboli”;

Antonio Pizzi, che ha condiviso attraverso le note vibranti del  violoncello, le sensazioni che hanno dato corpo  a “Patri Nostru” e “Giudei”;

ed inoltre:

Giovanni Crispino, violino elettrico sui brani “Eatate Eoliana” e “Selinunte”;

Dario Lisitano, tastiere sui brani “Selinunte” ed “Estate Eoliana”

 

 

 

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